Art Director and Photographer | Emilio Tini
Fashion Editor and Stylist | Icarius De Menezes
Beauty Editor | Anna Maria Negri @lolaglam_official

All clothes County of Milan


 
I. La spiritualità ti protegge dalle persone o dalla “moda” in generale?
B. Io non mi devo proteggere da nessuno, gli altri si dovrebbero prottegere da me (ride).
Quando hai a che fare con tante persone, cerchi di portare la tua energia e il tuo amore. Per esempio durante una festa a casa si crea un’energia molto forte. E’ bello mettere insieme persone diverse perché possono nascere delle situazioni pazzesche.

I. Chi sei spiritualmente? Visto che è un argomento presente nella tua collezione, in cui realizzi simboli esoterici come stampe per i tuoi capi.
B. Io sono buddhista da quasi 25 anni, come mia madre. Ma non credo che la religione passi attraverso l’essere buddista, piuttosto da un fattore umano. Con la religione riesci a conoscerti, a risolverti, ma credo di aver risolto di più insieme ai miei amici. La religione ti aiuta interiormente, nella realtà di ogni giorno ti aiutano gli amici, offrendoti una grande apertura verso il mondo e un confronto sempre utile per ridimensionarti. Per contro essere un esempio concreto come persona, quello è la base di tutto. Sapersi mettere a nudo con gli altri, senza barriere, paranoie, preconcetti, senza pensare che sia tutto “mio”, quando invece è tutto “nostro”…
 


 

I. Quindi sei grato al buddismo per tutto?
B. Il buddismo mi ha dato la base per permettermi di dare amore al mondo.
I. Ci tieni molto alle persone che stanno intorno a te. E’ una virtù?
B. Sono molto generoso, non ho mai avuto soldi in vita mia, e quando sono arrivati, la prima cosa che ho fatto è stato portare i miei amici e i miei genitori in viaggio, in Business class e cose di questo genere. Perché la vita è una e dobbiamo viverla al meglio, anche con chi ti circonda, non è un fatto di religione, ma semplicemente capire per quale motivo siamo qua.
 

 

I. Il successo che hai ottenuto nel lavoro è stato anche grazie alla religione buddista?
B. Sì, il buddhismo sicuramente mi ha dato quella spinta per cercare di risolvermi. Molte volte se tu non hai successo nel lavoro, in amore, nell’amicizia, spesso dipende da quanto tu sia risolto. Il buddhismo mi ha messo a confronto con me stesso, ha fatto si che la mia strada, la mia vita diventasse meno tortuosa, perché tutto quello che ti sta attorno è un riflesso di te stesso e quindi si riflette in quello che fai e in come lo fai.

I. Sei ambizioso?
B. No, per niente, me ne frega poco, se fosse per me mi sarei già ritirato. Sto godendo il presente e quello che succede in piena armonia. Volere di più è una consequenza di un business che continua a crescere.

 

 
I. Ti senti una persona con certe capacità?
M. Sì, sono uno Sciamano.

I. La tua intuizione ti muove anche nel business?
B. Mi muovo per intuizioni, più che per strategie. Molto spesso i CEO di altre aziende cercando di capire cosa facciamo e come lo facciamo. La strategia sono io, la mia vita, come vivo quotidianamente.

I. Ti sei pentito di qualcosa in questo percorso?
M. Sicuramente! Avvicinarmi a certi artisti che poi in realtà non mi hanno portano nulla, anzi, hanno a volte squalificato ciò che facevo con un esagerato egocentrismo.
Detto ciò, fa parte dell’esperienza, perché sbagliando mi sono sempre reinventato. Come nel buddismo, nella realtà c’è un percorso che ti porta verso una parte ma poi ti fa arrivare da un’altra. Non è importante dove arrivi, ma il percorso che fai, sbagliato o giusto che sia. Ed è fondamentale chi ti segue in questo percorso.

 

 

I. Qual è il futuro di Burlon?
B. Ho preso 25 ettari di terra in Argentina: l’idea è di realizzare un centro olistico, dove poter curare le persone. Tutti abbiamo una missione: le persone devono solo risvegliarsi per capire la propria. Io ho delle responsabilità verso che mi segue, verso chi balla la mia musica o ascolta le mie parole, la cosa passa prima da lì, essere un esempio concreto come persona, quella è la base di tutto.
Metterti a nudo con gli altri, senza barriere, senza preconcetti, senza nozione del “tutto mio”, anzi è “tutto nostro” può risultare spesso difficile.
Io, però sono generoso.

I. Come concorrente del cast di Pechino Express su Rai 2, come hai vissuto questa esperienza?
B. Una esperienza incredibile, un’avventura che mi ha colpito al cuore in quanto racconterà molto dal mio percorso iniziale citato prima in questa intervista. Innanzitutto sei per un mese lontano della tua vita, non hai ne soldi nel telefono. Un’avventura che mette in gara solo la tua forza, la tua determinazione: unici strumenti che ti permettono di esplorare il tuo “essere”. Sei in balia della generosità degli autoctoni: immerso in un mondo con dei codici totalmente nuovi. Persone diverse, auto-stop, chiedere di dormire, di mangiare, senza preclusione e sopratutto contando sulla generosità di persone diverse da te.

Inoltre non c’è più questa caratteristica della società: ricco, povero, li siamo tutti uguali. E’ stato bellissimo. Sono stato così preso dal viaggio, dalla gara, dall’avventura in sé, spingendo i miei limiti fino ad arrivare ad un percorso dove sono andato avanti grazie al buon volere di sconosciuti.
Una lezione di buddhismo nel suo empirismo piu assoluto! Chi ti guida e chi ti ospita entra nel tuo contesto e diventa il pilota che ti auita a “vincere”.
 

Make up | Anna Maria Negri | WM Management
Hair | Mauro Zorba | Greenapple Agency
Style Assistant | Dario Grillo Eleonora Ramondetti Mattia Rizzello
Production | Emilio Tini Studio