Photographer | Francesco Andriolo
Interview | Icarius De Menezes
DIESEL LIVING – CASA POP UP
DIESEL LIVING CON IRIS CERAMICA (2016)
Nel 2016 Diesel Living aggiunge un’altra categoria di rivestimenti per pavimenti e pareti: le piastrelle di ceramica. Dopo diverse partnership che hanno dato vita a componenti d’arredo che sono diventati vere icone di stile nelle abitazioni di tutto il mondo, Diesel Living ha avviato una collaborazione con Iris Ceramica e le sue ottime, straordinarie ed eclettiche piastrelle di ceramica. La collezione introduce nei pavimenti sorprendenti giochi di motivi e contrasti. Le finiture delle superfici variano dal cemento pesante all’assoluta leggerezza, offendo una gamma di idee di design per case fortemente contemporanee.
I: Come è stato iniziare come direttore creativo di Diesel Living e come é nata la tua collaborazione?
A: Il tutto è nato nel 2014.
È un mondo che non conoscevo perché prima lavoravo sull’apparel e devo dire che mi si è aperto un nuovo mondo, un mondo che non è fatto di tessuto ma è fatto di cemento, di ferro, di legni, di acetati, di casse, di forme, di tempi più lunghi e di processi completamente differenti rispetto alla moda.
Ho imparato davvero tanto, mi è servito. La mia provenienza dall’ambiente moda mi ha permesso di capire quanta similitudine ci sia tra il mondo moda e il mondo design. Se riesci a fondere bene questi due concetti diventa qualcosa di molto bello.
I: Nella Vostra collezione di Diesel Living, avete inserito anche la scelta dei pavimenti, per quale motivo questa scelta? Perchè una casa oltre che sulle fondamenta si appoggia anche sul pavimento?
A: Quando entri in un luogo, il nostro occhio viene subito attratto a terra, dal materiale e dal suo colore.
Per questo anche la scelta dei pavimenti era fondamentale.
Noi, in qualsiasi allestimento, curiamo sempre ogni particolare, dal pavimento ai muri alle carte da parati. L’impatto grafico non è mai mancato in Diesel Living, come all’interno dei negozi Diesel.
Come interior design experience, Diesel Living ha ereditato questa voglia di esplorare anche l’interno di un posto che non ha nulla, di riempirlo con degli oggetti caldi, dove ti puoi sentire a tuo agio, dove ti puoi sentire a casa.
Tutto è Diesel qui dentro, tranne le piante, ovviamente.
Proprio per questo motivo, tutto quello che ci circonda diventa Diesel nel modo in cui lo interpretiamo. Abbiamo diversi mondi d’ispirazione: il rock, il denim, il militare, fanno parte del nostro DNA come marchio. Avendo un ufficio stile a cui fare riferimento, magari viene creata una stampa che poi viene utilizzata per fare il tessuto per un divano o per una sedia.
È molto bello lavorare a contatto con l’ufficio stile perché sei sempre bombardato da immagini che spesso aiutano il processo stesso di Diesel Living.
È un bel mix!
DIESEL LIVING CON FOSCARINI (2008)
La collezione Diesel Living con Foscarini parla molte lingue diverse, dal rock al pop, al design industriale e al vintage, dalla grafica all’arte, per illustrare l’inconfondibile lifestyle Diesel. Ironica, eclettica e incandescente, la collezione comprende oltre 40 modelli di lampade diversi e viene presentata in varie forme, materiali e usi previsti. È una collezione che parla una molteplicità di linguaggi, racconta storie diverse ed esprime uno stile inconfondibile, quello di Diesel.
I: Dalla Vostra collezione Casa, si evince un forte attaccamento e ricerca dei materiali, hai un particolare rapporto con la Natura?
A: Mi piace molto la natura e mi mette tranquillità. La Natura è un concetto molto importante anche per Diesel. All’interno di un progetto di business ci sono però dei timing e altri aspetti più tecnici di cui bisogna tenere conto che rompono d’altro canto un po’ questa naturalità. Non siamo troppo legati alle analisi di vendita, c’è ancora una certa libertà nel creare, soprattutto adesso che mio padre è rientrato nell’ufficio stile.
Quando sono stato in Arizona abbiamo fotografato la bellezza e l’unicità del deserto, perché è vuoto ma al suo interno invece c’è tutto.
I colori, i metalli che non si arrugginiscono, la polvere, le varie tipologie di rocce che brillano di una luce particolare. Il deserto ha una bellissima estetica da cui abbiamo tratto molta ispirazione per questa collezione. L’elemento naturale è fondamentale e per questo deve essere anche naturale all’interno di un contesto urbano. Ormai non c’è più differenza tra l’interno e l’esterno, è tutta una fusione. Indoor e outdoor diventano un concetto unico. Puoi avere il giardino dentro casa e puoi avere spazi della casa all’esterno.
DIESEL LIVING CON SELETTI (2014)
Diesel e Seletti collaborano per creare una linea di accessori per la casa ironica ed eclettica. Con Seletti, il brand italiano noto in tutto il mondo per il suo design satirico e rivoluzionario, Diesel Living esplora l’arte della tavola e dei componenti di arredo, capovolgendo contemporaneamente la tradizione degli oggetti da collezione, come solo questi due brand sanno fare.
I: C’è qualche collaborazione in particolare di cui vuoi parlare?
A: Collaboriamo con dei partner, che sono tutti italiani e sono fondamentali per noi. Diesel ha una mentalità internazionale quando si parla di design ed environmental feeling, però i nostri partner hanno il know-how italiano, quindi il Made in Italy diventa fondamentale per noi. È tutto Made in Italy a parte Seletti che produce anche in Cina.
I divani sono fatti da Moroso con un metodo artigianale, il tutto viene confezionato artigianalmente come se fossi in una casa.
È bello vedere come un tessuto prende forma, come un cuscino cambia completamente già in base alla sola imbottitura.
I: Com’è lavorare per un imprenditore come tuo padre?
A: Diciamo che lui è una persona che non è mai contenta, ha sempre voglia di fare, modificare, punta sempre più in alto. Non è facile lavorare con lui ma allo stesso tempo ti dà lo stimolo per fare sempre al meglio. Ha un grande feeling imprenditoriale, anche sulla linea Casa.
Ama molto la tradizione, il gusto delle cose, le finiture perfette, i materiali e la ricchezza del prodotto. Si vede che è molto product oriented e quando tocca qualcosa deve essere per forza di ottima qualità, deve essere consistente. Proprio per questo motivo, capita spesso che dobbiamo rifare delle rifiniture, perchè c’è sempre quell’elemento in più che manca e che lui stesso riesce a percepire. Spesso ti trovi a lavorare sulle idee di un progetto, senza magari focalizzarti sui particolari. Ma i particolari fanno la differenza e mio papà ha questa grande sensibilità, unica nel suo genere. Anche i dettagli piccolissimi possono fare la differenza e rendere quell prodotto unico.
I: Esiste qualche ragionamento futuro per te in quanto erede di Rosso?
Come vedi questa tua responsabilità?
A: Come lavoro ho sempre seguito la parte creativa. Non c’è mai stata una pressione di diventare o fare come lui. Mio padre è una persona che premia il merito e non ha mai regalato niente a nessuno. Tutto il percorso che abbiamo fatto io e mio fratello, l’abbiamo fatto perché ci piaceva farlo e perché ci abbiamo lavorato molto dietro. Siamo i primi ad essere licenziati se qualcosa non va bene.
I: Come vedi il futuro della linea Diesel Living?
A: Ci piacerebbe molto entrare nel mondo hospitality. Anche per l’ultimo Salone del Mobile abbiamo allestito lo stand come fosse un albergo di derivazione desertica come ispirazione, come se fossimo Arizona e California. Ci piace molto l’idea che questa casa venga anche proposta in situazioni come ristoranti o bar o anche appartamenti. Non abbiamo in testa un Diesel Hotel, ma più un concetto di hospitality, un furnishing di zone che sono vuote.
I: Quindi avete un progetto per industrializzare questa casa?
A: C’è l’intento e c’è la voglia di creare più situazioni. Non in modo aggressivo, come un Diesel Hotel o un building, ma come allestimenti di locali, anche per altre aziende. Siamo molto aperti su questo e anche il fatto di collaborare con altri interiori designers è una cosa che stiamo prendendo sempre più in onsiderazione. Facendo un passo alla volta con Diesel, dai vestiti alla casa, ormai abbiamo costruito un vero e proprio life-style.
I: Quali sono il prodotto più caro e quello più economico?
A: Il costo dei prodotti varia di molto a seconda dell’oggetto di cui stiamo parlando.
Il complemento più costoso è indubbiamente la cucina, che nel modello super accesoriato può arrivare a costare fino a 60.000 euro.
Quello meno costoso una posata.
DIESEL LIVING CON BERTI (2015)
Nel 2015 Diesel introduce i pavimenti in legno, la prima collezione di materiali di Diesel Living, in associazione con il brand italiano Berti. Grazie alle competenza e al know-how di Berti, Diesel Living offre una scelta di particolari pavimenti in legno, frutto di ricerche e innovazione nella trasformazione e trattamento del legno, in cui le esclusive finiture e il design creano pavimenti 100% Diesel.
I: Anche se mi sembri molto outsider sotto questo punto di vista, cosa pensi di questo nuovo momento che si sta vivendo di influencers e bloggers?
A: Il mondo degli influencers e dei bloggers è un mondo che ho provato a conoscere ma probabilmente non è il mio mondo, un mondo che non mi appartiene. Però ho provato a conoscerlo, c’è del bene, ma non è il mondo che fa per me.
Sai, l’albero ha dei bei frutti, dei bei colori solo se le radici sono forti, ma se le radici non sono forti una volta possono essere belli i frutti, ma prima o poi cascano. Sin da piccolino, quando avevo 5/6 anni, sono stato abituato a vedere, qui nel paesino di circa 1000 anime, persone straniere, che lavoravano in Azienda e che si aggiravano con i capelli blu e verdi. Credo che proprio per questo motive i nostri occhi abbiano avuto continui stimoli su stile e lifestyle. Ho sempre avuto come punti di riferimento , il colore, le forme, i tessuti, ma dal mio punto di vista il mondo dei bloggers ed influencers è un mondo temporaneo, un mondo che dura poco dove la vera essenza alla fine svanisce. Proprio per questo motive, la casa ha basi più solide ed è destinata a rimanere.
C’è una grande differenza tra l’apparel che è molto veloce rispetto al design che è molto lento e dove i dettagli sono importantissimi.
I: In Diesel Living, qual è il vostro punto forte riguardo alla ricerca?
A: Il bello di lavorare per Diesel Living è il “Viaggio di ricerca” che facciamo ogni anno. L’anno scorso siamo andati in Arizona.
Siamo Partiti da Phoenix e abbiamo guidato fino a Los Angeles, dove puoi trovare tutti i tipi e contesti di hospitality, che sono più urbani ed assomigliano più agli standard europei, come Milano, Londra e Parigi. Tutto il viaggio è stato un inserimento d’immagini, di colori, di texture, di materiali. Il passaggio da paesaggi caldi e spettatrali all’arrivo nella metropoli di Los Angeles è stato unico.
Photographer Assistant | Emanuele Camisassa
Style Assistant | Eleonora Ramondetti
Special thanks | Michela Serlenga