Art Director and Photographer | Emilio Tini
Creative Director, Fashion Editor and Interview | Icarius De Menezes
Beauty Editor | Anna Maria Negri @lolaglam_official
 

Unofficial T-shirts “Comune di Milano”.
 

DIESEL BLACK GOLD

 
Come hai saputo che eri stato inserito nella copertina di Vogue Italia?

Ero a Londra quel giorno e ho ricevuto una telefonata: il mio agente mi avvertiva che ero prima scelta per un servizio fotografico su Vogue Italia, sarebbe stato scattato a New York da Mert Alas and Marcus Piggot, nel casting un nutrito gruppo di top models. Ho subito capito che si trattava del servizio di copertina, un’occasione imperdibile.
Il giorno dopo ero in volo da Londra a New York!
Dopo un intenso primo giorno di lavoro ho scoperto che l’indomani avrei scattato la prova di copertina con Maria Carla Boscono! Se pensi che uno degli obiettivi che mi sono posto quando ho cominciato questa carriera era proprio quello di posare per una copertina di Vogue puoi capire la mia emozione in quell’istante, ho avuto un paio di minuti di shock!

 
Era il tuo sogno fare una copertina da modello?

Credo sia il desiderio di ogni modello che si rispetti ed io ho fatto la copertina più ambita!
 

Come è stato incontrare e lavorare con Maria Carla?

Sul set lei è stata super easy, mi ha messo subito a mio agio.
Eravamo entrambi al corrente della foto del bacio e ho avuto conferma che la foto sarebbe andata in copertina e che sarebbe stata indubbiamente iconica.
Ero al settimo cielo, anche perché lavoravo con Maria Carla, una top model unica che ha festeggiato da poco i 20 anni di carriera.
Tra l’altro, ho scoperto che sono probabilmente il primo modello italiano in copertina su Vogue Italia, buffo vero?
 

Che considerazione hai di Maria Carla?

Maria Carla è sicuramente un’icona ormai, una di quelle modelle che resteranno nella storia della moda.
Amo molto le sue copertine, la mia preferita però è ormai quella del bacio, of course!
 

PRADA

 

Tua madre, Francesca Manca Di Villahermosa è stata una modella negli anni 90. Dai tuoi racconti, questo è un argomento che giustamente riaffiora. Quali sono le tue modelle preferite e come vedi oggi una nuova generazione italiana?

Tra le Top Model iconiche: Linda Evangelista, Gisele Bündchen e Maria Carla.
Tra quelle nuove invece, le italiane: Vittoria Ceretti che ha una personalità molto forte e Greta Varlese con la quale vado molto d’accordo.
Credo che loro siano già le icone del futuro prossimo.
 

Anche tu fai parte di questo gruppo, visto che si è nuovamente riaperto il mercato italiano?

Trovo che questo sia un buon momento per il modeling italiano grazie ad un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze che si stanno finalmente affermando nel mercato mondiale.
Personalmente spero proprio di continuare lavoro dopo lavoro a confermare questa tendenza.

 
Sai di non essere il classico modello?

Sono cosciente di non rispecchiare il classico canone di bellezza maschile a cui il mondo della moda è abituato.
La mia scommessa è proprio quella di cambiare le regole del gioco e sovvertirle.
All’inizio, ad alcuni posso essere sembrato uno “spaccone”, in realtà ho una visione delle cose diversa da quella degli altri. Per esempio, quando ho fatto la mia prima sfilata per Dolce & Gabbana, dentro di me mi dicevo : “ora faccio la campagna” ed infatti è successo. Sapevo che sarei arrivato a fare determinate cose che altri non si aspettavano da me.

 
Mi sembri molto determinato nella Vita, ma segui qualche Filosofia?

Se per filosofia intendi una religione, ho avuto un’educazione cattolico cristiana.
Credo che esista un’entità superiore a cui l’uomo affida nomi diversi a seconda del credo religioso.
La mia filosofia personale si basa sul bagaglio delle esperienze fatte, è in evoluzione continua.
 

Come vedi l’atteggiamento delle persone che stanno nel campo della Moda, essendotici rapportato ultimamente?

Personalmente mi trovo benissimo, ho avuto la fortuna d’incontrare tante belle persone e con alcuni sono diventato amico. Come qualsiasi ambiente ci possono essere lati positivi e negativi, credo dipenda molto da come ci si pone.
 

Viviamo in un mondo social, dove tutto si basa su Facebook ed Instagram. Come vivi il tuo Ego?
Tra i due social utilizzo soprattutto Instagram, che ormai è diventato parte del lavoro.
E’ un potente mezzo, attraverso il quale puoi far vedere alle persone quello che fai, qual’è il tuo stile di vita, moltissimi modelli hanno fatto fortuna grazie a questo social.
Io ovviamente lo uso tantissimo per poter stare al passo con i tempi e questo mercato in continuo cambiamento.

 
Che rapporto si crea tra Social e Moda?

Mia mamma ha fatto la modella e ha visto la nascita del fenomeno delle super top model come Carla Bruni e Naomi Campbell, internet allora non esisteva, c’era solo il cartaceo e loro hanno fatto la storia.
Ora invece ci sono tanti modelli e modelle ritenuti top model che lavorano con brand di altissimo livello solo perché già famosi sui social netwoks, senza aver bisogno di una grande personalità o mestiere.
Vorrei che nel modeling si desse di nuovo valore al carattere e alla personalità dei modelli e di meno al numero di followers.
 

Pensi di fare il modello a lungo?

L’immagine del Top Model sta cambiando ed è cambiata parecchio negli ultimi anni. Si sta affermando di più in ambito maschile, cosa che prima non succedeva.
Al momento questo è ciò che voglio fare! Ad ogni modo per il futuro ho varie idee e progetti a cui sto lavorando.
Chi vivrà vedrà.
 


TOD’S

 

Hai una vena creativa o imprenditoriale?

Direi entrambi. La mia carriera alla fine è frutto della mia gestione del business che è controllata dalla mente.
 

Che passioni hai?

Ho studiato musica e amo la natura, infatti faccio surf da quando avevo 7 anni.
Il surf per me è uno stile di vita. Ogni due mesi, ho necessità di tornare in Sardegna.
Chiamo mamma e le dico “Mamma sto arrivando”, uno o due aerei dopo sono in spiaggia.
Ho studiato musica a scuola dove l’80% era musica classica e poi c’erano le altre materie. Volevo fare chitarra e batteria. Ma non sono stato preso e ho dovuto compensare con clarinetto e sassofono.
Mi piacciono, ma non sono i miei strumenti, non sono mai diventato particolarmente bravo.
Poi, al liceo, ho conosciuto il mio attuale migliore amico, con cui ho iniziato a fare musica elettronica, per divertimento.
 

Ti sei innamorato?

Innamorato per davvero credo di esserlo stato una volta sola.
Penso che il sentimento dell’Amore si possa provare in tanti modi e situazioni diverse, che sia una persona, il proprio lavoro, la musica, o una passione.
È un sentimento che bisogna alimentare e di cui non possiamo fare a meno.
 

Dopo la copertina di Vogue Italia, come è cambiato l’approccio verso le donne e allo stesso tempo verso la comunità gay?

Penso che per quanto riguarda me stesso non è cambiato molto poiché sposo perfettamente gli ideali del progetto portato avanti dal team di Vogue Italia. Ci sarà sicuramente un cambiamento nella mentalità italiana.
Sono fiero di aver fatto parte di una delle tre copertine di coppia. Rispettivamente Il bacio etero, tra me e Maria Carla, il bacio gay e il bacio tra due ragazze, hanno come grande fine un bel progetto.
Sicuramente è stata una cosa che non si era mai vista in Italia, in copertina. Mi ha riempito di gioia vedere come tantissime persone che non erano mai state interessate alla moda, abbiano condiviso le copertine e supportato gli ideali!
Mi ha fatto molto piacere, perché hanno dato voce a tante realtà. Come c’è un bacio etero, esiste anche quello gay o saffico. Come io posso amare una donna, tutti devono poter amare i propri corrispettivi liberamente e senza essere giudicati. L’amore è un sentimento che va al di sopra di qualunque altro. Questo è il messaggio che vuole passare la nuova direzione di Vogue Italia.
 

Come ti guardano i tuoi genitori?

Mi hanno lasciato libero di trovare la mia strada e cosa più importante di farlo da solo!
Senza però mai smettere di credere in me e sostenendomi, il che è stato fondamentale, perché senza il supporto della mia famiglia non sarei andato da nessuna parte.
Ovviamente hanno provato a proteggermi più volte e farmi ragionare su parecchie decisioni spesso senza che li ascoltassi, alla fine questo lavoro è una lotteria a tutti gli effetti, ti può andare bene ma non è sicuro.
Il giorno prima puoi essere sulla cresta dell’onda e il giorno dopo no. Per quanto mi riguarda la prendo molto easy, seguo tutte le opportunità che arrivano e cerco di godermi tutti i momenti, belli e meno belli, che faranno comunque parte del mio percorso.
La maggior parte dei miei coetanei stanno a casa e vanno all’università, io giro per il mondo e faccio scuola di vita.
 

Come vedi l’iniziativa di un brasiliano che promuove in Italia il “Made in Italy”?

Non guardo mai la nazionalità di una persona. Domani mi potrei sentire tedesco, americano, africano o brasiliano.
Possono cambiare le nostre tradizioni, abitudini e cultura ma alla fine tutto il mondo è paese.
Quindi, “why not?” Penso che un brasiliano possa venire nel mio Paese a promuovere il nostro “Made in Italy”, come un italiano potrebbe fare lo stesso in un altro paese.
Si dovrebbe poter collaborare tutti assieme, per un fine unico e supportarci tutti a vicenda!
Secondo me è un bel messaggio.

 
Model | Federico Spinas | I LOVE Models Management
Make up | Anna Maria Negri | WM Management
Hair | Gianluca Guaitoli | WM Management
Style Assistant | Dario Grillo Eleonora Ramondetti
Production | Emilio Tini Studio